Mantova. Un treno, anzi sei. 424 Km, otto ore. Nebbia.
Sono giorni così densi che mi gira quasi la testa. L'intensità mi sta inebriando, mi lascia stordita. Penso e i pensieri si fondono a musica e incontri. Sono come gocce che cadono sul vetro e non fanno rumore perchè è già bagnato. ma scruto il sole tra i banchi di nebbia e cerco al mia motivazione, la causa, la spinta.
Si può fuggire lontano, si può scappare da tutto, ma non si fugge da se stessi. questa lieta compagnia non ci sarà negata. Bisogna allearsi con se stessi, allora forse sorgerà la pace.
Nome quasi veggente pesante da portare. Ma questo devo essere, questo, pace.
Alla fine dell'italia
Un bacio fa rumore
E sotto le ciglia piove già
Sei rimasto senza piu' parole
A guardare in faccia la realtà
Non ci insegneranno mai l'amore
I potenti e la carità
Le croci rosse sulle rovine
Ora che fai
Raccogli bombe qua e di la
Magari esplodi tra gli ulivi
Salti in aria con la veritàNon vedi mai l'orizzonte che immagino io
E te ne vai dalle mani che dicono addio
Davanti a me si perde il mare
Io sto con te senza lacrime
Tu come fai a darti pace
In questa immensita' in questa solitudine
Ora che fai
Metti ponti di qua e di là
Nascondi i segni conti i giorni
Che cominciano senza di noi
Ci pensi mai
Ai ricordi che scappano via
Mi mancherai
E cosi' mi farai compagnia
Davanti a me si perde il mare
Io sto con te senza lacrime
Tu come fai a darti pace
Se non finisce mai per un giorno intero
Per tutta la vita.
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4 commenti:
Ire..hai trovato le mie parole..ti voglio bene..
Allejamoci con noi stessi.
Complimenti .. davvero bello ciò che scrivi .. reale e suggestivo. Hai trovato tu le parole per descrivere un qualcosa che io non sapevo esprimere ...
"Si può fuggire lontano, si può scappare da tutto, ma non si fugge da se stessi."
... mi hai rubato le parole, sorella...
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