mercoledì 28 gennaio 2009

Primavera

Foglie appassite sul selciato invernale. Mentre l'inverno trascorreva e il suo freddo pareva raggelare la speranza nel cuore, fremente una certezza. piccola, nata per caso come tutte le grandi certezze. Si era insinuata tra collo e testa, mentre fuori scorreva la strada di un finestrino di treno invecchiato dalle mille storie accopagnate. Quel cielo d'azzurro cobalto, sincero, schietto, lì sulla testa. E la luce del sole rinato, speranza del domani di primavera che verrà. Torneranno le foglie sui tuoi rami appassiti di cuore spezzato, torneranno le gemme e i fiori, le farfalle, gli uccellini, il muschio e sotto alle tue radici le viole. Tornerà tutto. Tutto nuovo. Solo i semi che oggi feriscono sapranno inebriare il giardino dall'intensità prepotente del loro profumo. Io, albero sempre verde, di foglie privato mi scopro nudo al freddo del vento. Soffia vento, soffia e porta via le foglie, accarezza il legno, cullalo dalla paura della nudità, dell'essere sè davanti a tutti, rassicuralo che le gemme sono già pronte, pulsanti di linfa....tornerà la primavera. Anche il grano maturerà.
I vetri quando pigliano le prime gocce fanno chiasso perchè sbattono sul loro asciutto, poi si bagnano e fanno meno rumore e resistenza....

venerdì 16 gennaio 2009

felice, finalmente capisco cosa significa essere leggeri..non importa cosa riserva l'oggi o il domani, l'importante è ritrovare questa leggerezza mai avuta...sento l'ombra del vento dietro alle finestre in un cielo di un azzurro che dà alla testa...
mi è bastato questa piccola e dolce verità, che anche il vento ha un ombra e il cuore tra malinconici ricordi ha ritrovato ossigeno di cui nutrirsi...mi basta questo azzurro e il sole, il resto non importa..

sto pensando di chiuderlo però questo blog...non so quanto abbia ancora senso continuare...ho trovato pensieri creativi e nuovi dietro al perchè di cose mai pensate
notte mondo

lunedì 5 gennaio 2009

0.10

Dormire...
nell'ultimo tempo ho dimenticato cosa voglia dire...mi ritrovo nella notte, solitaria pronta a fare tutto, a buttare giù colline mentre tutto tace avvolto nelle braccia di Morfeo...cos'è che mi tiene l'anima a tal punto da togliermi il sonno? E' forse solo disperata voglia di vivere tutto, ogni attimo perfino sottraendolo alla notte? O forse sono pensieri che non si fermano e impazziti percorrono le vie del mio ego suonando impetuosi e tonanti? Cos'è?
Oggi ho repirato aria cristallina di gennaio appena sbocciato. Cielo di cobalto frammisto a rugiada di vento, in un sole scaldante nel freddo del gelo invernale, io tra passi leggeri di amici vicini...
come è vero che l'uomo senza uomo non è nulla, un' isola che non ha nemmeno senso di essere tale perchè tutto diventa privo di termine di attuazione e anche il parlare, il sentire, il soffrire diventa vuoto.
Cosa cerchi cuore impazzito, testolina ventenne? dove vaghi sospesa tra gioia e disperazione, tra bilico e slancio?...
so solo che vivere, questo e basta davvero conta. Vivere nel profumo di ogni secondo, nel sapore di ogni istante, nella carezza leggera di attimi che ti sfiorano e modellano....
e se non c'è amore per questo cuore malato non vuol dire che non ce ne sia per essere comunque riempito, un Amore che permea tutte le cose e sazia anche chi è da tempo affamato....tutto alla Luce, tutto muta...vorrei solo mutare anche me....

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco