venerdì 26 marzo 2010


E'vero che la vita è spesso tenebra.
Ma la tenebra
è anche luce
come in un cielo cupo
il diradarsi delle nuvi
rivela, nitido
il bagliore
di una stella.
Allora ogni deserto ha la sua oasi.
ogni pellegrino la sua tenda
dove riposare e ritrovare casa.
Ogni fanciulla la sua fiaba.

Non utopia
profezia di chi ha scoperto
nel paradosso delle cose il
senso primo ed ultimo.

C'è fuoco sulla terra
quando i nostri
occhi
hanno ricevuto in dono
il miracolo di possedere
anche solo per uno sguardo
una stella
oltre le nubi.

leggere








leggere, leggere, leggere

tutto il giorno in attesa della mia persona. La sconosciuta, perchè la volevo donna, a cui donare il mio libro.
E quando il sole stava per tramontare sulla strada del ritorno casualmente ho sentito che dovevo darlo a Lei. Una signora solitaria che camminava con aria assorta. Non sapevo quantificare l'età. Mi ispirava dolcezza. L'ho avvicinata. Lei mi guardava con timore, pensando che volessi qualcosa. Le ho datto "posso regalarle un libro?" e lei stava scappando con lo sguardo. Non mi credeva. nemmeno io l'avrei fatto. L'ho guardata negli occhi e le ho spiegato la sitazione. Io dovevo o meglio volevo regalare il mio libro a qualcuno che non conoscevo e quel qualcuno era lei. Il libro parlava di un viaggio e di una donna coraggiosa. Mi ha sorriso un po' imbarazzata con tanta dolcezza (l'avevo vista io!). Le ho augurato buona giornata e sono tornata a casa.
Era una vita che non sentivo quel tuffo al cuore....mi sono emozionata come quando da bambina mi promettevano di portarmi a prendere il gelato.....

martedì 23 marzo 2010

Entrò con le gambe tremanti.
non aveva idea di cosa doveva o dovesse fare.
aveva studiato già molto per quello. e adesso non sapeva come muoversi cosa aspettarsi. Il camice bianco svolazzava da un angolo all'altro della stanza mentre cercava di prendere un posto che fosse, il più possibile, inosservato, invisibile. Ma era troppo piccola quella stanza per scappare. Poi toccò a lei. Sorrise fece un repiro e iniziò. tutti i ricordi i propositi, tutti in fumo, svaniti. O meglio c'erano ma non riuscivano ad uscire come lei avrebbe voluto. Sorrise. Si rese conto che sarebbe stata molto più dura del previsto.
Ma poi il coraggio, dalle parole sussurrate del paziente "grazie dottoressa"....un tuffo al cuore, ora sei immerso e devi nuotare, non puoi più far finta di saper galleggiare.

mercoledì 17 marzo 2010

Briciole

le persone non passano.
a distanza di anni basta poco e ritorna in superficie tutto il loro merito.

oggi ho ritrovato la mia luce. L'avevo persa ultimamente. Ma è tornata grazie a chi, con pazienza e dolcezza, mi ha ricordato che un tempo c'era.
e la primavera riesce a sciogliere anche le ultime riserve del cuore.

venerdì 12 marzo 2010

Risonanza magnetica

Il mostro dalla grande bocca spalanca le fauci. Digrigna i denti, ti guarda con aria di sfida. Lui è più forte tu sei nudo. Lui sa, tu attendi. Con fare mesto concedi il tuo capo alle sue fauci. Con la tua armatura lucente ti senti ugualmente vulnerabile, ugualmente fragile. Nelle orecchie comincia un ronzio. prima piano, poi forte. Poi fortissimo. Pensi al mare, ai prati verdi, alle cose belle, al rumore della pioggia. Pensi al sole sulla pelle, al vento che ti sfiora leggero appena si affaccia la primavera, pensi all'odore del dolce di tua madre appena sfornato, alle foglie d'autunno con quell'oro lucente della loro precaria esistenza, pensi al sapore della persona che ami sulle labbra, agli abbracci caldi, alle sere d'estate in cui il mare ti invoca gentile. E cominciano i rumori. allora pensi che il mostro non ti farà del male. Pensi agli armonici, alle sestine, alle terzine, pensi al contrappunto degli archi, agli arpeggi dei violoncelli, pensi al flauto traverso che in quel passaggio fa il solista..e poi ecco rock, molto rock, ti vedi su un parco con al chitarra in mano....e poi di nuovo il ronzio e la paura.
In silenzio, non ti muovi. Chiudi gli occhi sperando di addormentarti e svegliarti che il mostro se n'è andato. E invece non riesci a prendere sonno....
ma poi tutto finisce e il mostro ti lascia andar via alla tua vita, alla tua attesa.

martedì 2 marzo 2010

paura...
mai pensato che domani potresti scoprire che non hai più molto da passare....
che fare dove come?
le domande che si perdono nell'inconsistenza del presente, nel terrore di aver perduto troppo e dato così poco. Siamo tutti in una gabbia anestetizzata di emozioni, dobbiamo uscirne, più veri, più vulnerabili, più fragili.
Io non ho paura è solo un po' di me che se ne va.

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco