sabato 19 giugno 2010

leggera scivola Neve,
inconsistente dell'aria è nutrita.
Neve che un tempo splendeva
adesso è ingiallita.

Estate presunta,
estate interiore,
l'ardore e il fuoco
non bastano, amore,
neve e velluto, niente più
resta,
di me solo il vuoto
da quella finestra.

sabato 12 giugno 2010

atrofia

Se per troppo tempo un organo non viene usato, questo biologicamente parlando va in contro ad atrofia. Che ne resta dunque alla fine di questo processo irreversibile?
Nella norma accade.
Siamo uno nessuno e centomila. Delle volte ci spaventiamo molto per questo cromatismo interiore. Altre lo ignoriamo. Altre ancora ce ne vantiamo. Beh non c'è una via giusta. Io non penso che ci sia giustizia in qualcosa e come tale non giudico nemmeno giusto o sbagliato qualcuno,il sistema di riferimento è troppo relativo...e dunque? impazzire? quale via scegliere a questa mancanza di omogeneità interiore? forse non c'è pretesa da avere nei confronti di noi stessi dell'essere o meno portatori di molteplicità. L'uomo è incoerente per natura, cerca di mascherarlo, di vincerla ma in quanto dotato almeno di due parti, cuore e ragione, questa dicotomia lo porta spesso a un bivio. Credo che l'importante sia non incorrere nell'atrofia...e finchè scorre sangue nelle vene sei ancora vivo, lontano dall'atrofia.
In questo dialogo con nessuno, uno, centomila, so che un immaginario interlocutore saprà capire. Magari si indignerà, magari peserà cose molto cattive, ma in quell'innegabile substrato intimo e comune, capirà.

Chi sono dunque io? Il saltimbanco dell'anima mia.

giovedì 10 giugno 2010

occhi


Filtro.
Ogni filtro ha i suoi difetti. Non esiste modo di non avere filtri, qualcosa di interposto tra te e il mondo c'è sempre. Vuoi pensieri, vuoi azioni, vuoi gesti, barriere corporee, insomma filtri....due sono fondamentali nell'approccio al colore, nel valutare forma e dimensioni, prospettiva e sensazioni....e se guardi con aria disillusa avrai indietro amarezza e disillusione, e se avrai occhi cattivi porterai cattiveria e rancore nel cuore, se avrai occhi sognanti riempirai di sogni ogni azione, se avrai occhi innamorati vedrai amore...
e come fare a trovare il giusto compromesso tra l'anima e ciò che oggettivamente sta fuori? esiste un modo di stare al mondo oggettivo, immune da errori di valutazione? Non so ma se non c'è e se tutto attraverso di loro deve passare allora che sia di speranza e di passione lo sguardo che la mondo voglio lasciare

mercoledì 9 giugno 2010

Dialogo sul soffrire e il viver male ovvero riflessioni sul vivere o morire

Soffrire e vivere male

Discussione tra un saggio nero e un piccolo bambino in cerca di guai.
"Sai dirmi la differenza tra soffrire e vivere male?" chiese il vecchio.
"Non so, secondo me vivere male comporta soffrire, cioè se soffri vivi male!" rispose il bambino con aria interrogativa. Non sono queste le domande da fare in una calda giornata estiva.
"Tu credi? Pensa un attimo al tempo. Pensa al valore che dai ad esso. Cosa preferiresti, passare il tempo a vivere male o passare il tempo a soffrire?"
"nessuno dei due senza dubbio" rispose subito il bambino alzando un po' la voce.
"Ragionevole, tuttavia, pensa alla vita. Pensa a quando qualcosa ti ha fatto felice. Sapresti trovarne una?"
"Forze quando sono riuscito a vincere la paura di suonare davanti alle persone. Quando ho rotto il mio tabù interiore e mi sono lasciato andare"
"Vedi, quetso è importante. Ora pensa a come hai fatto ad ottenere questa felicità."
"Ho lottato contro me stesso. Non è stato facile ma alla fine ho vinto la battaglia!"
"Hai detto tu stesso che non è stato facile, quandi in parte questo ha implicato soffrire?!"
"Si, ammetto di si!"
"Vedi noi uomini ci dimentichiamo cosa vuol dire la fatica. C'è un sacrificio che porta a qualcosa di pieno e di alto, un sacrificio che porta alla felicità talvolta e questo lottare e cercare in tutti i modi di fare ciò che temporaneamente non ci è concesso comporta sforzi, delusioni, illusioni, sogni delusi. Eppure in questo mescolarsi di difficili sentimenti ecco che sorge dalle ceneri il fiore del nostro sacrificio a far risorgere profumo e speranza"
"Hai ragione, sei saggio."
"Dunque, viviamo, viviamo e nel sacrificio sappiamo che è la vita a fornirci la forza di superare noi stessi, e ci saranno così molti momenti di gioia e di soddisfazione e il pane di ogni giorno avrà sempre sapore!"

Molti muoiono troppo tardi, e alcuni troppo presto. Ancora suona insolita questa dottrina: Muori al momento giusto! Muori al momento giusto: Così insegna Zarathustra. Certo, colui che mai vive al momento giusto, come potrebbe morire al momento giusto?
dedicato a Lia che me l'ha mostrato con la sua forza

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco