venerdì 27 agosto 2010

A Giulio

Giulio.
ha gli occhi di un bambino. Ti guarda con una tenerezza rara, che ti riporta al passato, ai tuoi anni da piccolo, ti riporta a quell'ingenuo stupore, a quello sguardo grato quando qualcuno per un momento ti ha considerato.
E'profondamente dolce Giulio. Mi viene da piangere mentre l'osservo. Non sa parlare ed emette suoni strani, fatti di incomprensibili sue parole. Ma dice qualcosa, questo è sicuro. Comunica con forza, con convinzione. Fissa nell'aria figure, chissà quale immagini piene di vita, di viaggi, di ricordi. In pochi lo ascoltano. In pochi portano pazienza con quel suo modo di parlare.
In pochi si accorgono che dentro a quel vecchio malato c'è l'oceanomare.

sabato 21 agosto 2010


Apro il blog...di nuovo zero commenti....
Ma non importa so che comunque, da qualche parte, qualcuno legge. E se anche nessuno leggesse, sarebbe pur sempre qualcuno che anima e scrive..e quindi alla fine della storia ha senso farlo comunque anzhe se non c'è desinatario.

Compaiono le scelte. Quelle difficili. Quelle vere. Senti che la linea d'ombra sta passando, lenta, decisa a inugiare sul tuo lato assolato di vita. Eccola che ti ricorda che sei.

Rospetto si muove a piccoli balzi. Non vola. Non lo può fare. Ma si colora alla luce del sole. E seppur a modo suo sa pure gracidare. E'piccolo, fragile all'apparenza ma sa saltare in alto senza perdere di vista la terra. Non si abbandona all'iperuranio, non più. Non cerca di diventare aquila, o cigno o pavone.
Incontra cigni. Bellissimi, ne resta ammirato. Ma quando si avvicina si sente prendere dalla tristezza, sono soli con la loro immagine riflessa nel lago. Hanno paura che se qualcuno si avvicina troppo il candore del loro piumaggio potrebbe svanire e allora che ne sarebbe della loro essenza?
Incontra pesciolini. Muti. Vorrebbe aiutarli ma loro non possono parlare. non lo fanno apposta, è natura. E rospetto continua a nuotare. Che strano il mondo! non c'è nessuno che in questo zoo davvero ti assomigli. Invidi il cigno poi vuoi essere pesce e perfino leone ma non c'è niente che possa farti sentire più vero. E allora intravedi la verità: la coraggiosa accettazione. E lo stagno diventa il posto più bello da desiderare.

venerdì 20 agosto 2010

Poesia contemporanea....bellissima.

VOGLIO SALIRE IN ALTO


Voglio salire in alto
Crescere a dismisura
Fino ad essere alto come un bambino

Voglio avere una grande forza
Una forza potente e mastodontica
Enorme, come quella di un vecchio in carrozzina

Voglio avere sulla bocca parole sicure
Sicure, certe ed importanti
Distinte, come quelle di un vecchio che biascica

Voglio avere dentro un grande amore
Un amore importante
Diseguale, come quello di un bambino abbandonato e maltrattato

Vorrei ascoltare come chi non ci vede
Vorrei vedere come chi non ci sente
Vorrei parlare come chi non cammina
Vorrei camminare come chi non parla

Dovrò proprio disimparare a scrivere, come un generale
A scrivere come una divisa ripiena di carne

Poiché queste cose le voglio portare sempre con me ogni giorno
Ogni giorno, e farle azioni
Azioni comicamente degne di rispetto

Scriverle mi sembra utile come un fucile
Come un fucile in mano ad una forza di pace
Ad una forza di pace col blu SOLO sopra la testa
Nuvola

mercoledì 18 agosto 2010

Fantasma

vecchi ricordi

Vivo

Guardando le stesse facce
Sentendo le stesse storie
Pensando:
ho quello che volevo?
Come il vento che soffia prima della tempesta
Un brivido percorre la schiena
Le spalle al muro
Se ho paura
resisto
Semplice e' la via per il lato oscuro
poco tempo per correggere gli errori commessi
dimmi dove buttero' i miei sogni

Dovrei passare tutta la vita a pensare alle cose che ho,
Alle cose che vorrei,
Al modo di raggiungerle
E poi a come difenderle ?
Ma io non so cosa avevo prima
E non so quello che ho adesso

Sorrido ad ogni nuovo giorno perche'
Vivo sperando
Che le persone che amo
Proseguano nel viaggio
Stammi affianco
Ammira dall'alto il paesaggio
La bellezza intorno
Da Torino a Catania
Sopra un furgone
Una breve tappa a Roma
Citta' dell'imperatore
Indomita Genova
Le lacrime di Luglio
infondere paura come forma di controllo

Dovrei passare tutta la vita a pensare alle cose che ho,
Alle cose che vorrei,
Al modo di raggiungerle
E poi a come difenderle ?
Ma io non so quello che ho adesso

Sono storie facili
Come quelle che
Ti raccontavano da piccolo e tu credevi vere
Come e' stato facile
Restare fermo immobile
Chiudendo gli occhi e rinunciando a vedere

Moka Style

Non e' piu tempo di credere
che tutto giri intorno alla solita marchetta radiofonica
crisi di nervi discografica
sciogliete i cani per capire cosa va di moda oggi
...compra ragazzino compra!
ho seguito i miei fantasmi
ora fantasma sono
questo e' quel che hai
perche' tu lo vuoi!

hai...vuoi

Questo e' quel che hai
perche' tu lo vuoi
ora...e dimmi se...
questo e' quel che hai
perche' tu lo vuoi
sono un fantasma dimmi se ci sei
Questo e' quel che hai
perche' tu lo vuoi
ora...e dimmi se...
questo e' quel che hai
perche' tu lo vuoi
ora...

Sono storie facili
Come quelle che
Ti raccontavano da piccolo e tu credevi vere
Come e' stato facile
Restare fermo immobile
Chiudendo gli occhi e rinunciando a vedere

mercoledì 11 agosto 2010

nero, vedo nero. Perchè?

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco