sabato 21 agosto 2010


Apro il blog...di nuovo zero commenti....
Ma non importa so che comunque, da qualche parte, qualcuno legge. E se anche nessuno leggesse, sarebbe pur sempre qualcuno che anima e scrive..e quindi alla fine della storia ha senso farlo comunque anzhe se non c'è desinatario.

Compaiono le scelte. Quelle difficili. Quelle vere. Senti che la linea d'ombra sta passando, lenta, decisa a inugiare sul tuo lato assolato di vita. Eccola che ti ricorda che sei.

Rospetto si muove a piccoli balzi. Non vola. Non lo può fare. Ma si colora alla luce del sole. E seppur a modo suo sa pure gracidare. E'piccolo, fragile all'apparenza ma sa saltare in alto senza perdere di vista la terra. Non si abbandona all'iperuranio, non più. Non cerca di diventare aquila, o cigno o pavone.
Incontra cigni. Bellissimi, ne resta ammirato. Ma quando si avvicina si sente prendere dalla tristezza, sono soli con la loro immagine riflessa nel lago. Hanno paura che se qualcuno si avvicina troppo il candore del loro piumaggio potrebbe svanire e allora che ne sarebbe della loro essenza?
Incontra pesciolini. Muti. Vorrebbe aiutarli ma loro non possono parlare. non lo fanno apposta, è natura. E rospetto continua a nuotare. Che strano il mondo! non c'è nessuno che in questo zoo davvero ti assomigli. Invidi il cigno poi vuoi essere pesce e perfino leone ma non c'è niente che possa farti sentire più vero. E allora intravedi la verità: la coraggiosa accettazione. E lo stagno diventa il posto più bello da desiderare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sicura che non vuoi arrivare all'oceano?

Rospetto ha detto...

si all'oceano si...come resistervi?anche i rospi possono arrivare all'oceano sai?;P

Iride ha detto...

Accettare se stessi per quello che si è importante, ma difficilissimo. Migliorare se stessi senza cambiarsi, un'impresa epica :)

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco