domenica 30 agosto 2009

venerdì 28 agosto 2009



















Rido perchè l'aria si esaurirà...il vuoto crea stabilità.....

Che strana l'illusione che resta dopo un salto spiccato nel vuoto. La paura della vertigine che nell'attimo in cui poni i piedi sul dirupo sparisce riappare quando, sano e salvo, ti scopri nel letto di casa risvegliato da un sogno....e non sai più se hai sognato e se era reale quel tentativo di volo, non sai più di cosa aver paura....
delle volte si deve solo assecondare la propria natura, la propia natura da "saltatori di fosso" piuttosto che da "abili volatori di dirupi"....
basta saperlo e non voler essere o fare di se stessi quello che non siamo....ma come sempre anche le delusioni più deludenti servono a capire...e io ho capito da tutto questo che son fiera di essere Rospetto, è che non c'è da avere vergogna dell'esser imperfetti, un po' rospi insomma, c'è solo da esser grati allo stagno e alle ninfee di fare da casa e contemplare il cielo dal basso senza abbandonare la convinzione un giorno, di poterlo toccare...

domenica 23 agosto 2009


Talvolta le parole sono solo un'illusione..effimere, fugaci...non c'è nulla dentro le parole....ma se queste assumono un senso, un volto, un odore...allora non sono parole quelle, non lo sono più, sono sentimenti...
e chissà dove conducono, se conducono da qualche parte o se sono destinati a farti volare per poi farti di nuovo cadere...ma che importa alla fine? Se è vita questo basta...

venerdì 21 agosto 2009

"Non è finita vero?
No.
Promesso?
Promesso.
Compagni di strada, allora"

giovedì 13 agosto 2009

Come quando torni bambino per un istante e riesci ancora a sentire quell'emozione che sa di nuovo che sa di magico, di vero, di incredibile...come quando non capisci come funziona una cosa e ne sei attratto semplicemente per la magia che emana. Ed ecco che succede ogni tanto che riaffiora...ciò che pensavi sepolto, calpestato, ucciso, rinasce, torna a fiorire....

Mi sento di nuovo così, con quella sensazione di stupore ritrovato.....
Rara la vita in due... fatta di lievi gesti,
e affetti di giornata... consistenti o no,
bisogna muoversi... come ospiti... pieni di premure
con delicata attenzione... per non disturbare
ed è in certi sguardi che... si vede l'infinito Stridono le auto... come bisonti infuriati,
le strade sono praterie...
accanto a grattacieli assolati,
come possiamo... tenere nascosta... la nostra intesa
ed è in certi sguardi... che s'intravede l'infinito

Tutto... l'universo... obbedisce... all'amore,
come... puoi tenere... nascosto... un amore.
ed è così... che ci trattiene... nelle sue catene,
tutto... l'universo... obbedisce... all'amore

Come possiamo... tenere nascosta... la nostra intesa
ed è in certi sguardi... che si nasconde l'infinito

Tutto... l'universo... obbedisce... all'amore
come... puoi tenere... nascosto... un amore,
ed è così... che ci trattiene... nelle sue catene
tutto... l'universo... obbedisce all'amore...
obbedisce all'amore

domenica 9 agosto 2009

la tempesa dopo la quiete


La tempesta dopo la quiete..
dopo la serenità ritrovata di nuovo un vortice incontrollabile di emozioni...
passato che torna, domande su domande...e tutte domande che non hanno per lo più risposta...qualche pallida traccia e qualche tenue indicazione ma per tratti incerti...
e non sa decidere mai questo rospetto dalla testa ballerina...e il perchè forse risiede nel non riuscire mai a discernere tra le mille possibilità tra i mille se e ma...
delle volte mi sembra di impazzire dalla quantità di pensieri che attraversano la testa.
Le lacrime lavano un po' di questa cappa pesante...traspare la luce, lontana, ovattata.

lunedì 3 agosto 2009

Quest'ultimo mese completamente privo di studio, di inutili stress e dannosi ritmi non umani mi sembra di aver vissuto dieci anni...di aver fatto tutto quello che avevo rimandato per un sacco, affrontato me stessa...è difficile arrendersi al fatto che non si può sempre vivere così che non si può sempre prendere tutto alla velocità della luce...
vorrei riuscire a vivere la quotidianità con questa estiva e leggera gioia di nuovo...
tra le note di Allevi mi riapproprio del mio respiro...mi accorgo finalmente, di nuovo che so respirare...
piango lacrime per quello sconosciuto che non cè più e penso a quanta responsabilità stia nel nostro vivere, nel rifiutare un sorriso, nel dire "domani" o "lo farò dopo" quando magari un'esisistenza potrebbe essere salvata solo con quella piccola e apparentemente futile attenzione...

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco