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"Mi piacciono tanto i tramonti. Andiamo a vedere un tramonto…" "Ma bisogna aspettare…" "Aspettare che?" "Che il sole tramonti…" [...] "Quando si è molto tristi si amano i tramonti…"
Lettori fissi
... Ecco il mio segreto . E' molto semplice : non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi ... Gli uomini hanno dimenticato questa verita' . Ma tu non la devi dimenticare ...
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Informazioni personali
Chi sono?
Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
follia.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia:
Malinconia.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota nella tastiera dell'anima mia:
nostalgia
Son dunque...
che cosa?
Io metto una lente davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.
Aldo Palazzeschi (1885-1968)
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
follia.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia:
Malinconia.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota nella tastiera dell'anima mia:
nostalgia
Son dunque...
che cosa?
Io metto una lente davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.
Aldo Palazzeschi (1885-1968)
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ognigiorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marcia,chi non rischia e cambia colore dei vestiti,chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle chefanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuoredavanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,chi e’ infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire aiconsigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lasciaaiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna odella pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi nonrisponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che esserevivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fattodi respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di unasplendida felicita’.
Pablo Neruda
Muore lentamente chi evita una passione,chi preferisce il nero su biancoe i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle chefanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuoredavanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,chi e’ infelice sul lavoro,chi non rischia la certezza per l’incertezza per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire aiconsigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,chi non legge,chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lasciaaiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna odella pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi nonrisponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che esserevivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fattodi respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di unasplendida felicita’.
Pablo Neruda
Meriggiare pallido assorto
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare,
mentre si levano tremoli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Montale 1916
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare,
mentre si levano tremoli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
Montale 1916
10 commenti:
In un posto poco lontano da qui, vive una splendida fata..
Ali non ne ha, o almeno
ali che si possano vedere con gli occhi,
perchè è capace di librarsi
leggera
in alto,
nel cielo,
e far ondeggiare i suoi capelli alla musica del vento, in una danza senza tempo, e con una
dolcezza
tale da rapire l'anima..
Ma stavolta non è una favola, o forse si, ci vorrebbe l'innocenza e gli occhi di un bambino per capirlo,
ma io ci credo, ed è realtà..
grazie del tramonto lo sai mi piacciano sopratutto in qusti giorni... finalmente ho preso il regalo di natale dalla chiara ringrazia i tuoi genitori e salutali...l'inizio è interessante"regnavamo da sovrani e signori sulle più importanti tavole di francia,pasciuti dall'eccelenza delle pietanze, dalla nostra gloria e dal desiderio mai sopito,anzi sempre inebriante come l'odore della selvaggina per il segugio, di decidere sull'eccellenza.."le più importanti tavole di parigi le visiterò a novembre...ciao un abbraccio e buon cammino
Guardando il tramonto, e pensando al post precedente:
siamo quindi della schiera che un tempo si dichiarava "dei sognatori" e che adesso chiama i sognatori "illusi"?
E dichiariamo che il nostro cambiamento, la conclusione a cui siamo arrivati è la "nostra maturità, il farsene una ragione", e in realtà, poverini, è la nostra versione di "rassegnazione".
Abbassiamo il tiro per far meno tonfo nella caduta.
Invecchiamo così?
Vedo che ultimamente si ha un'inflazione di Anonimi, con pensieri vari e originali interpretazioni sui generis della vita, dissonanti e alquanto discutibili ma sempre personali..
Tornerò a firmarmi,
l'Anonimo
Su via, che succede? Dunque si disperdono le parole e si fa fumo su parole che non hanno peso....i sogni ad occhi aperti chiusi o spalancati non li abbandono mio vecchio Dave, e non fare il roccioso con me che non funziona;-)...se hai voglia parliamo presto ma questa volta di persona. Ho da raccontarti la vita, ho voglia di sapere che fa la tua...perchè usi il noi? fai forse parte di quella schiera? ebbene io son forse un musico? o forse un poeta? o forse un sognatore disilluso...non lo so, forse do quest'impressione, sono solo il saltimbanco dell'anima mia...e che importa se talvolta suono armonie melanconiche, che importa, la voglia di vivere quella non manca e tu sai che i chilometri e le salite davvero non mi spaventano....io ti voglio bene, non capisco perchè sei così pungente...ma va bene...
ah dimenticavo..grazie Dade, spero che il libro ti piaccia....buona fortuna, un abbraccio forte al neo zio
Dave usava l'anonimo per non turbare con parole forti, sicuro che sarebbe stato riconosciuto comunque dall'interessata :-)
Mi arrabbiavo per scuotere, mica per altro. Per non far sopravanzare la rassegnazione. E usavo il "noi" per farti sentire che ero partecipe e vivo, nel pieno della stagione.
Per riassumere in maniera ermetica:
Si sta come d'agosto le cozze sugli scogli.
Non puoi non aver capito.
Guarda questo link, è la canzone brasiliana rifatta da mina che ti dicevo l'atra sera..ti metto anche il link del'originale..
http://www.youtube.com/watch?v=rTKPjtU2FK0&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=oCCNNj0hxvE&feature=related
io ovviamente la preferisco in portoghese..Ti mando un bacino..
La presa di coscienza di se stessi e del mondo che ci circonda non ha niente a che vedere con la rassegnazione, è solo la ricerca del proprio posto del mondo. Quando lo troviamo non rinunciamo ai nostri sogni,non abbassiamo il tiro ma finalmente troviamo il coraggio per accettare quali sono i nostri veri sogni, le cose che contano di più, quelle per cui vogliamo lottare e non quelle per cui ci ritroviamo a farlo perchè impazienti di scalare montagne di cui non ci interessa vedere la vetta. Accettare se stessi,il proprio mondo e fare pace con i propri sogni è la vera scalata...
Brava rospo, continua così.
P.S.: bel tramonto, vine voglia di tuffarsi.
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