venerdì 27 agosto 2010

A Giulio

Giulio.
ha gli occhi di un bambino. Ti guarda con una tenerezza rara, che ti riporta al passato, ai tuoi anni da piccolo, ti riporta a quell'ingenuo stupore, a quello sguardo grato quando qualcuno per un momento ti ha considerato.
E'profondamente dolce Giulio. Mi viene da piangere mentre l'osservo. Non sa parlare ed emette suoni strani, fatti di incomprensibili sue parole. Ma dice qualcosa, questo è sicuro. Comunica con forza, con convinzione. Fissa nell'aria figure, chissà quale immagini piene di vita, di viaggi, di ricordi. In pochi lo ascoltano. In pochi portano pazienza con quel suo modo di parlare.
In pochi si accorgono che dentro a quel vecchio malato c'è l'oceanomare.

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Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco