venerdì 12 marzo 2010

Risonanza magnetica

Il mostro dalla grande bocca spalanca le fauci. Digrigna i denti, ti guarda con aria di sfida. Lui è più forte tu sei nudo. Lui sa, tu attendi. Con fare mesto concedi il tuo capo alle sue fauci. Con la tua armatura lucente ti senti ugualmente vulnerabile, ugualmente fragile. Nelle orecchie comincia un ronzio. prima piano, poi forte. Poi fortissimo. Pensi al mare, ai prati verdi, alle cose belle, al rumore della pioggia. Pensi al sole sulla pelle, al vento che ti sfiora leggero appena si affaccia la primavera, pensi all'odore del dolce di tua madre appena sfornato, alle foglie d'autunno con quell'oro lucente della loro precaria esistenza, pensi al sapore della persona che ami sulle labbra, agli abbracci caldi, alle sere d'estate in cui il mare ti invoca gentile. E cominciano i rumori. allora pensi che il mostro non ti farà del male. Pensi agli armonici, alle sestine, alle terzine, pensi al contrappunto degli archi, agli arpeggi dei violoncelli, pensi al flauto traverso che in quel passaggio fa il solista..e poi ecco rock, molto rock, ti vedi su un parco con al chitarra in mano....e poi di nuovo il ronzio e la paura.
In silenzio, non ti muovi. Chiudi gli occhi sperando di addormentarti e svegliarti che il mostro se n'è andato. E invece non riesci a prendere sonno....
ma poi tutto finisce e il mostro ti lascia andar via alla tua vita, alla tua attesa.

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