giovedì 14 maggio 2009

I due pesi devono stare ben in equilibrio. Per essere in equilibrio il peso sulla bilancia non deve variare. I pesi si devono uguagliare anche se l'estensione fisica non è la stessa...

Pesi, misure, equilibrio.
Scegliere la testa o il cuore? La ragione va ascoltata o si deve agire in nome di una legge più arcaica nel cuore dell'uomo? Mi chiedo se ciò che sto scegliendo è una scelta che tiene in equilibrio testa e cuore...
eppure sembra che la via di mezzo non sussista o l'uno o l'altro.

Mi sento delusa da tutto questo divisionismo. Dall'arrivismo e dallo sgomitare. Dal fare polemica e creare rancori per il solo gusto di sentire che qualcuno che non sono io è al centro delle discussioni....
si dovrebbe costruire sempre e mediare...ma questa è davveron un'utopia

2 commenti:

Veggie ha detto...

Penso anch'io che questo sia uno dei casi che annulla le vie di mezzo per lasciare spazio a una pura dicotomia... E la risposta all'interrogativo, credo si trovi in un altra domanda: "quanto ho da perdere?". Perchè finché si sente di avere qualcosa da perdere, fosse anche un infinitesimo, allora si usa la testa, si è pargmatiche, ci si attacca a quelle briciole, che sono poco più che niente, ma che fanno meno paura di quello cui si potrebbe andare incontro... Ma nel momento in cui ci si rende conto che davvero non si ha più niente da perdere... allora si spenge il cervello e si attiva il cuore...

Rospetto ha detto...

grazie amica mia carissima

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco