lunedì 26 aprile 2010

fluire


Ti alzi ogni mattina. Pensi più o meno coscientemente a cosa stai per affrontare. Ti cali nella realtà ma con la testa immersa nel fluire quotidiano dei gesti. dimentichi il bacio alla mamma. Esci di fretta e non guardi il sole. Ti piacerebbe fermare il tempo, trattenere il respiro senza annegare in quell'agenda piena di scadenze. Ma la vita ti impone questi ritmi. Non li hai proprio scelti ma è come se avessi sottoscritto il contratto della buona convivenza civile, quella che prescrieve come e in che modo condurre la tua responsabilità e utilità sociale. Scadenze, esami, compiti da finire, relazioni da gestire. Ogni cosa acquista un posto nell'agenda. tutto è scrittoi in minuscolo, ogni impegno. Non discrimini più se uscire con tizio sia come la lezione del professor Caio o che differenza ci sia tra portare il nonno dal dottore e fare la spesa. Questa frenesia dove porta? questo fiume assetato di kilometri dove conduce?

Qualcosa poi ti ferma. Succede sempre. Il tuo sasso in mezzo alla strada. L'impatto è forte. Di solito ti fai male. Imprechi perchè ti sei dovuto arrestare nel tuo macinare doveri. Ma quel sasso è la tua zattera di naufrago. E' quel sasso che s'impone alla tua attenzione, impone che tu prenda coscienza di dove sei. Fermo, per qull'attimo necessario a riportarti nella tua vita. Alzi gli occhi alle nuvole, ringrazi il cielo, chiedi al tempo di poterlo apprezzare, al vento di poterlo accarezzare, chiedi al sole di mostrarsi. Giusto il tempo della rivelazione...il tempo per riprendere fiato...e poi giù nella corrente....verso l'oceano.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

e verso fine mese ricompare la voglia di scrivere....

Ele ha detto...

....e a volte invece io il tempo vorrei tornasse indietro; per rivedere il sorriso di un nonno, il verde dei tuoi prati, sentire ancora la voce di tua mamma che ci chiama a pranzo.
I nostri giochi da bambine, i nostri sorrisi semplici e sinceri...ma il tempo ci frega..sempre...e come dice Guccini ...il tempo è andato e non ritornerà...
T penso....con tanto affetto.


P.S cosi scopro un altra tua innata dote oltre alla musica..

Charlie ha detto...

QUESTA LA SCRISSI NEL DICEMBRE 2008. NON E' NIENTE DI CHE', NE SON CONVINTO. MA -ANCH'IO- NON VORREI PERDERMI NELLA BANALIZZAZIONE FORMALE DEL "CONTENUTO". C'E' QUALCOSA DI "SENTITO" DIETRO TUTTO QUESTO, QUALCOSA DI COMUNE A TUTTI NOI. E' PER QUESTO CHE C'E' DA LAVORARE SULLA NOSTRA LINGUA: AFFINCHE' IL "SENTITO" NON RIMANGA DEL TUTTO IMPIGLIATO NELLO SPREMIAGRUMI DELLA PENNA.
GODITI TUTTO,
Charlie

"Che corri, o uomo?
Che corri tutto il giorno
se nessun momento è veramente per te?
Corri forse
per il tuo carceriere,
che da mattina a sera
ti serra dietro le sbarre?
Corri forse
per il soldo -il volatile soldo-
fra poco lontano da te?
Corri forse
per quel mondo
che su di te riversa
i rifiuti delle proprie melanconie?
Non credo ti amino. Affatto.
La Vita al vento getti
e lui mai te la restituirà –mai-.
Solo un rifiuto produci:
questo, solo questo.
Ti affanni, ti incazzi
e rovini persino quei pochi lucidi attimi
di umano gioire
di glorioso vivere.
Ma tu lo sai, lo sai bene,
ma non lo vuoi vedere:
non ti vuoi accorgere
dello spreco immane
che del tuo esistere stai facendo.
Lo so bene, o uomo,
-non credere-
sono anch’io come te.

E allora che aspetti?!
-Almeno tu-
Fermati un istante!
Prendi sciarpa e cappotto
cercati un prato solatio
e leggi
scrivi
suona
o –se vuoi-
dormi!
Corri in città
va da lei:
gridale che l’ami,
che moriresti ai suoi piedi!
Scappa fra la folla,
chiuditi in camera
e lì piangi!
Sì, piangi
se è questo di cui hai bisogno!

Non guardare troppo
al giusto e allo sbagliato:
nessuno lo fa,
non ti perdere anche tu
in questi futili moralismi,
fra l’ossequio e lo schiavismo!

E se l’afferrar per poco
questa tua dolce libertà
ti sarà d’aiuto…
Beh…Mettiti guanti e cappotto
e torna nel freddo della società:
là ci sarà da soffrire –si sa-
ma è l’unica via per sopravvivere
su questa pazza sfera vorticosa.
Anestetico in corpo
e rabbia nelle vene.

Fallo tu per me:
io non ne son capace.
Buona fortuna, o uomo che corri."

Rospetto ha detto...

...ricorda molto del mio sentire...è in quetsa condivisione la chiave del non impazzire...
grazie

Anonimo ha detto...

chiederei all'autrice un nuovo post..

Anonimo ha detto...

Non si può..

E' come chiedere al castagno di metter le foglie, o alle stelle d'illuminare la notte.

Forse si potrebbe, è vero, ma niente sarebbe così speciale come è meraviglioso che sia.

Per cui lascia che l'acqua fluisca e ogni cosa abbia il suo ritmo.

(ricordo che tempo fa, circa un anno, espressi ciò che provavo per un fiore ormai disadorno e quasi spento, che sarebbe morto di li a poco, cercando di riportar vita in chi lo curava, e adesso sul ramo accanto ad esso splendono vari e vari fiori, ognuno con i suoi profumi e colori ognuno diverso e particolare ognuno degno di Vita.. quell'attesa fu la più bella e intensa)

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco