martedì 12 agosto 2008

Dodici giorni

Scivolati, corsi, intensi. Mi ritrovo al 12 di agosto che nemmeno me ne sono accorta...
E la fatica non la sento, e la stanchezza nemmeno, e provo nostalgia mista a commozione e a senso di gratitudie e speranza...
Ebbene si, speranza. Che parola grossa....
Io che di speranza spesso ne ho poca, io che mi abbatto quando non mi sento in grado di essere o di fare, io che partivo in crisi ritorno carica, nuova...
Il servizio vissuto fino al sacrificio, la pazienza centellinata e scoperta, le parole vere che riesci a comunicare agli altri senza filtri, e gli incontri quotidiani di uomini-universi che trasudano infinito dagli occhi...
tutta questa maestosa e imponente realtà sotto un cielo possente di stelle cadenti....
scoprire che nel piccolo c'è la chiave dell'eterno, che nella brezza leggera c'è lo spirito della semplicità e la dolcezza dell'Amore....

niente paura....

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti mando un saluto, un abbraccio e un bacino nella speranza di rivederti presto.
Fratz

Franz ha detto...

Nel mio girovagare mi son ritrovato per caso nel tuo blog.. ;)
E' molto bello e suggestivo ciò che scrivi..complimenti
Franz

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco