venerdì 19 dicembre 2008

Come quando all'improvviso, da cielo sereno comincia la pioggia sottile che in un attimo ti rende bagnato....

Fran. ennesimo quadro caduto.

Succede così, almeno dicono, ma l'idea mi fa rabbrividire. Qualcosa è finito, ma non qualcosa a caso, qualcosa che investe l'energie dell'uomo e il suo essere da sempre, qualcosa che è tutt'altro che qualcosa è La Cosa. Amore. Ogni atomo teso nell'impegno di non perdere aderenza con al realtà, cerco ragioni logiche dell'illogico agire, cause e finalità in ciò che meno telelologico di così non è, cerco un fine, un mezzo, un perchè, il mio perchè.
Non credo davvero che un amore possa finire. Forse è proprio questo il mio problema. Non credo mai che qualcosa sia destinato a non essere più, e mentre cerco l'equilibrio tra ciò che passa e ciò che è non voglio lasciar fuggire ciò che è stato. C'è dell'assurdo nel comportamento delle persone. qualcosa di davvero insipiegabile.
Ami una persona. La ami, vivi con lei, entri in una sfera tutta sua, inizi a vedere il mondo con i suoi occhi, ti insinui tra le sue paure per prenderla per mano e dirgli che ci sei, cammini al buio pur di non lasciarla da sola, immobile a fissare il niente. Trovi casa in un suo abbraccio, senti che il tuo battere nel cuore ha un ritmo armonico con il suo, c'è qualcosa che vi tiene legati saldamente. Sfidate i sogni, disegnate il confine del possibile. E poi, dal nulla i vostri corpi diventano di legno, due sconosciuti che passeggiano tra mille altri sconosciuti. Due anime che non si riconoscono più, circuite da inutili formalismi fatti per chi si incrocia e va. E voi lì, io lì che cerco dov'è finita la persona che amo, chi è lo sconosciuto che ho di fronte, di chi sono le parole di ghiaccio e il cuore di marmo che mi stanno dinnanzi. cerco disperatamente ciò che so che da qualche parte in questo mondo deve essere perchè io l'ho visto e vissuto...lo cerco ma è sepolto.

E mi trovo a pensare che forse davvero non esiste l'amore per me. Non nel senso che secondo me non esiste, ma proprio che non esiste per me. A me.
Cos'è la mia ricerca, una lotta senza il senso del mai e del possibile? Una ricerca fatta sulla base del non esistente? Una visione perfezionista dell'imperfezione?

E mi trovo bagnata senza nemmeno essermi accorta delle nuvole che riempivano il cielo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Niente è fatto per finire, ogni cosa, ogni persona, ogni emozione vera e bella, porta in sé un germe d'eternità. Se è sepolto, beh, è un buon momento per cominciare ad innaffiarlo.

Veggie ha detto...

L'infinito non esite... perciò, forse, bisogna solo cercare di trarre il meglio da ogni giorno... E continuare ad andare avanti nonostante tutto...

Anonimo ha detto...

Non ho mai lasciato commenti in questo spazio forse perchè lo sentivo così tanto tuo fin nel profondo che mi sembrava di violarlo in qualche modo, di essere un'intrusa...ma di fronte a queste parole ti lacio un mio pensiero, l'amore è una questione di equilibrio ire mia, è una questione di combinazioni in rapporto al tempo. Oggi va bene, gli incastri funzionano, la fune tiene e si cammina per mano, domani anche se i pezzi sembrano apparentemente gli stessi non s'incastrano più come prima, manca la chiave, è caduta nell'acqua e non si ripesca mai più. Alcune persone riescono a far funzionare il gioco per sempre, riescono a tenersi per mano su quel filo tutta la vita, ma io non credo che lo programmino, capita, e lo capisci solo quando ti volti indietro...per adesso si puo' solo vivere...ti voglio bene
Ire

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