martedì 16 dicembre 2008

Turno 15 dicembre

Arrivare impreparati è ormai quasi normale, ma la vita ti sconvolge e ti tira per le orecchie quando te ne stai sotto un ombrello vestita da clown a pensare "non ce la posso fare". Perché ciò che mi insegna la vita oggi è che se la fretta, le difficoltà, la tristezza ti affliggono arriva un momento in cui tutto questo si mescola tra le vite di persone che ti donano frammenti di loro, ricordi pieni di gioie e dolori, vissute con una malattia che le rende vive, che le rende pulsanti, che le rende ansiose, tristi e colleriche, che le rende semplicemente umane. E stamattina sotto un cielo velato di nuvole con una Nuvola per guida ho riscoperto come sorridere apra l'anima, come ascoltare nutra il cuore, come stringere una mano dia il calore necessario per non sentire il freddo. E di visi incontrati, di briciole raccolte, ne porto a casa molte sapendo che mi stanno sfamando aiutando il mio cuore a non perdere la gioia di lottare per essere vitali, per impegnarmi a cambiare...

1 commento:

Veggie ha detto...

Bellissime queste tue parole...
Un grande essaggio positivo per tutti...
Grazie...

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco