lunedì 28 febbraio 2011


chiuse gli occhi. le luci del palcoscenico la stavano abbagliando...provò a concentrarsi sul suo respiro. Provò a concentrarsi sul ritmo lento dei suoi passi che indugiavano incerti sulle scarpe nuove di lacca lucida nera. Non riusciva a tranquillizzare le sue mani. Sudavano e sentiva che non le dominava come avrebbe dovuto. tra questi pensieri si ritrovò nel centro del palcoscenico. dietro di lei, nel suo abito di seta nera, leggero ed etereo, stava l'orchestra. Il direttore la guardò sorridendo e prendendole la mano. Si accorse che tremava e cercò, stringendola con forza, di infondere il coraggio. Era il suo primo concerto dopo tanto tempo. mancava qualcosa nella sua vita di essenziale, mancava la musica e senza musica era come senza aria nei polmoni, senza forza, senza sangue nelle vene, senza vita...
Respirò profondamente. Il direttore la guardò fissa negli occhi in attesa di uno sguardo di decisa approvazione. Lo fissò con forza. Cominciarono le prime note del concerto. I violoncelli si muovevano come onde del mare in una tempesta. All'improvviso i violini tessevano tele invisibili in questo mare in rivolta, poi la quiete dei flauti. Diede un respiro e cominciò il suo solo. La dolcezza di Mendelssohn la travolse inebriandola. Si lasciò guidare da quella forza invisibile dimenticandosi del mondo, delle delusioni, dell'amore, della tristezza, tutto stava compreso e annullato in essa, in un armonia perfetta e indissolubile. Si elevava verso qualcosa di infinito che la faceva sentire per un attimo migliore...
E poi il silenzio. A sottolineare la perfezione della musica, a dare tempo agli spettatori di sentirne il freddo e la desolazione e desiderare solo tornare ad immergersi in quel mondo di suoni, in quel mondo di perfezione vera...
L'applauso fu vero. Si inchinò tenendo per mano il direttore, i lunghi capelli biondi scivolavano in avanti ondeggiando armoniosi. La luce del palcoscenico si spense. E di nuovo sentì freddo.

5 commenti:

Unknown ha detto...
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Anonimo ha detto...

qualcuno ha deciso di rispolverare le giovanili passioni? Girano voci (le uniche che riesca ad afferrare a Medicina ;)) che il grano dorato si sia trasformato in un campo di tulipani

Anonimo ha detto...

perdonami per il doppio commento, ho fatto casino con gli account ;)

Rospetto ha detto...

già risolto..nessun problema...come girano però le voci a medicina...super veloci;)

Anonimo ha detto...

bé in realtà queste voci non sono girate proprio a Medicina, ma in una sua propaggine dal naso rosso:-)...ed io, fortunatamente, ho degli ottimi informatori in quel campo.
In fin dei conti ne sono contento, perché vuol dire che gli unici pettegolezzi che possono giungere ai miei orecchi sono quelli relativi ad "eventi" molto belli. Spero soltanto che i tulipani non abbiano cambiato il modo di pensare del piccolo principe.

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco