mercoledì 11 giugno 2008

dalla pace del mare lontano

Dalla pace del mare lontano
Fino alle verdi e trasparenti onde
Dove il silenzio non ha più richiamo
E tutto si confonde

Dalle lagune grigie e nere
Dal faticare senza riposo
Dalla sete alla fame allo spavento
Al più segreto tormento

Avemmo padri avemmo madri
Fratelli amici e conoscenti
Ed imparammo a dare un nome nuovo
Ai nostri sentimenti

E così un giorno a camminare
Su questa terra sotto a un sole avaro
Per un amore che sembrava dolce e
E si é scoperto amaro
Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde

E in mezzo al mare c’è un punto lontano
Così lontano dalle case e dal porto
Dove la voce delle cose più care
E’ soltanto un ricordo
Ma da quel punto in poi
Non si distingue più
La linea d’ombra confonde
Ricordi e persone nel vento

Avemmo padri avemmo madri
Fratelli amici e conoscenti
Ed imparammo a dara un nome nuovo
Ai nostri sentimenti
E così un giorno a camminare
Sopra la terra sotto al sole avaro
Per un amore che sembrava dolce
E si é scoperto amaro

Ma è solo un’eco nel vento
Nel vento che mi risponde
Venga la pace dal mare lontano
Venga il silenzio dalle onde


Ebbene sì, un amore che dolce si è rivelato amaro.
Illusa.
Voglio un amore migliore. Un amore che non sia egoista, pagliativo, opportunista o che.
Un amore che abbia rispetto. Venga la pace dal mare lontano, la pace che al mio cuore sa portare tregua in una guerra che non voglio combattere contro nemici che un tempo amavo. Come ci è successo tutto questo? come hai potuto tradire la mia fiducia, il nostro amore e il nostro futuro?
Venga il silenzio dalle onde.
Nella delusione esco forte.
Ecco la pace dal mare lontano, dietro a un orizzonte.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=i63_ah7GIts
L'accostamento con le immagini della gabbianella e il gatto è puramente casuale,il messaggio è la canzone,ma nn avevo altro modo x fartela sentire..ascolta bene il testo..è quello ke ti auguro con tutto il mio cuore..
ti mando fiore coi palloncini,ke prima o poi mi insegnerai a fare..
Lore

Pierpi ha detto...

Ire..mi è bastato leggere nella delusione esco forte per sentirmi un pò meglio anch'io..spesso le persone che amiamo ci deludono e spesso gli diamo anche la possibilità di farlo più volte..ma forse ne vale sempre un pò la pena..l'importante è non avere rimpianti e uscire forti dalle delusioni..

Anonimo ha detto...

arrabbiati, ma non odiare ire. Che sennò la prossima volta, qualsiasi prossima volta, quell'odio lo avrai in cambio. Sperare in bene solo se si prova il bene. Altrimenti è come lamentarsi dello sporco e buttare cartacce in terra.
Uh!

Rospetto ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Rospetto ha detto...

Perchè odiare? Si evince questo?
No non è affatto odio...amore, ancora...purtroppo amore

Shunran ha detto...

Non penso di poter dire nulla di sensato, ma almeno così saprai che sono passato trascinandomi dietro la vita.

Veggie ha detto...

Veramente toccante, non saprei come altro dire. Lo so, fa tanto male credere in qualcuno - pensare sì, è mio fratello - e poi vedere che non è la persona che pensavamo che fosse. Ma quando sembra di odiare qualcuno che ha contato molto per noi, forse è perchè in realtà lo amiamo più di prima. Eppure... molto spesso non riusciamo a salvare i rapporti a cui più teniamo, le persone che più amiamo.
Li guardiamo commettere errori, farsi male, farlo ad altri... eppure li amiamo lo stesso. Li amiamo di più.

Veggie ha detto...

Bè, l'ho scritta io la poesia... Non ti preoccupare, è ovvio che non la consocevi... ^_^

madda ha detto...

pensi di poter svoltare, ripartire e ti rendi invece conto che non si può chiudere così facilmente un capitolo importante....
va bene cadere...è umano...fa parte del gioco...l'importante è impegnarsi a tornare in piedi...è cercare piano piano di rialzrsi...facendo tesoro delle ricchezze che l'esperienza vissuta ci ha lasciato...uscendo forti dalla delusione..
ti voglio bene..

Anonimo ha detto...

Sai cosa è che ci frega a volte (non l'essere troppo buoni e troppo altruisti. Sono obiezioni senza senso...)? Ci frega la cautela.
Perché mai dovremmo cercare una svolta, e poi svoltare, pretendendo curve morbide e facili? Non vanno mai così le cose, e ogni passo fatto per superare il tornante (perché è di tornanti che si tratta) si consumano calorie, scarpe da buttare, magliette sudate da gettare via, a lavare, o nel cestino per sempre.
E invece noi abbiamo la pretesa (o l'illusione?) di tenerci sempre tutte le strade aperte. Soprattutto quelle già sperimentate. Come se volessimo essere sicuri di avere la possibilità di tentare di nuovo. All'infinito.
(e a volte si torna indietro giustamente, e si fa con saggezza).
Ma tornare indietro - pur con saggezza - è tutto tranne che una svolta. Non è un deviare, è un andare dritti. Magari all'indietro, ma sempre in linea retta.

E soprattutto se certe strade si sono dimostrate troppo strette o ciottolose e ostinate a non voler cambiare mai, e allora decidiamo di svoltare e lasciarle indietro per sempre, si sa mai che siano loro, da sole, un giorno, a ricercarci.
Ma è proprio la cautela che usiamo nei loro confronti, e la comprensione estrema, che ci frega tutti.

(mmm: perdona la metafora superinflazionata, dove fra l'altro qualcuno di noi fa il camminatore e qualcuno la strada da essere percorsa. Non volevo dire che qualcuno è attivo e qualcuno passivo. E' che mi è venuta così. Mmm)

E ti scrivo tutto 'sto popò perchè insomma, alla fine credo di aver svoltato bene.

Anonimo ha detto...

Capisco quello che provi... Quando si esce da una storia d'amore, la sensazione è sempre di vuoto, di freddo. Ha scritto Garcia Lorca:

Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l'amore può morire.


Ma con Emily Dickinson, la mia poetessa preferita, ti invito a sopportare le pene della vita, perché ci sarà sempre qualcuno pronto a consolarti e a farti sentire bella come un fiore:

Povero piccolo Cuore!
Ti hanno dimenticato?
Non farci caso! Non farci caso!

Orgoglioso piccolo Cuore!
Ti hanno abbandonato?
Sii disinvolto! Sii disinvolto!

Fragile piccolo Cuore!
Io non ti spezzerò -
Ti fiderai di me? Ti fiderai di me?

Allegro piccolo Cuore -
Al pari di un Convolvolo!
Vento e Sole - ti adorneranno!


Ah.. la poesia!
Tuo.. Guru

Anonimo ha detto...

Le pene della vita servono, come mani che danno forma all'argilla, esse plasmano la felicità e la felicità non è altro che amore. Il dolore è uno strano amante, talvolta non ci dà speranza, ma sa anche spingerci verso il sole. E sempre, quest'anima lo sa, ci saranno occhi che faranno sentire bello un fiore solitario...
a.h.

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco