mercoledì 18 giugno 2008

Primo gradino, secondo gradino


Mi ero promessa di aspettare un po' di più...
ma non so com'è che mi succede, se non scrivo mi sembra di implodere....
oggi è uscito il sole. In questo giugno pieno di nubi, freddo, foglie che ricordano l'autunno, finalemente il sole. Si è fatto vedere appena ma caldo si è reso presente a illuminare verso mezzogiorno. Prezioso se n'è sparito presto. Ma che importa la sua apparizione l'ha fatta....
Bella giornata piena. Densa di pensieri positivi e di persone eccezionali che hanno condiviso qualche minuto dalla loro vita con me.
E'buffo pensare come si abbia molto in comune con persone tanto diverse. Quell'anima che dovrebbe rendere tutti gli uomini in fondo in fondo simili talvolta appare più evidente, quasi sulla pelle, scivola tra le dita e la tocchi negli occhi e nei gesti di chi hai vicino. non sempre è così facile percepirla ma se ci riesci puoi attingere all'essenza dell'uomo, fatta di dubbi, tormenti e di risorse infinitamente grandi da riuscire sempre a stupirti. non c'è mai un punto. Nemmeno quando pensi che forse qualcosa se n'è andato ecco che ritorna più vero e pieno che mai.
Bello, mi piace. come questo sole che si fa desiderare. Ora c'è e si sente, ora sparisce e si sente che manca. atteso e ancora più amato al momento in cui scalda.
Grazie dei consigli. Grazie a chi accetta la sfida di togliere i filtri e di essere sè condividendosi e dando tanto a chi cerca. Io che cerco non trovo mai. Ma incontro sempre persone che cercano e questo mi aiuta a non smettere di farlo. Tra metafore di strade e sentieri non conosco la portata dei miei passi futuri. Forse domani da gigante forse impercettibili, ma passi, passi pieni consapevole di consumare le suole e di averle già molto consumate, pronta ad affrontare i prossimi incroci con la certezza che non mi fermerò perchè non so scegliere ma sceglierò perchè so fermarmi.
Non è facile fermarsi ma se lo si fa al momento giusto salva da scelte affrettate, da non sclete condizionate dall'inedia, dalla paura.
Vi voglio bene

"Tutta quella città...non se ne vedeva la fine...
La fine, per cortesia, la fine, si potrebbe vedere la fine?
E il rumore
Su quella maledettissima scaletta...era molto bello, tutto...[...]
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino
Primo gradino, secondo
Non è quel che vidi che mi fermò
E' quel che non vidi
è quel che non vidi
Lo cercai ma non c'era,
in tutta quella sterminata città non c'era la fine
C'era tutto
Ma non c'era una fine.
Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88.
Su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo lo si può vivere.
Ma se davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni di miliardi
Milioni di miliardi di tasti che non finiscono mai
e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita
Se quella tastiera è infinita allora
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare
Ti sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte che suona Dio.

Tutto quel mondo
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce
E quanto ce n'è
Non avete mai paura voi, di finire in mille pezzi
solo a pensarla quell'enormità
solo a pensarla?
A viverla...
[..]
Tutto quel mondo negli occhi,
terribile ma bello
Troppo bello
Quel mondo negli occhi,
tutte le notti, di nuovo."

Un me Novecento, che si avventura tra musica che mi sta facendo rinascere e leggerezza di bianco e di nero che mi ridà vita, lo scrivere, bianco su nero, il pianoforte, bianco su nero...
Non avevo ancora citato troppo Baricco...un tributo glielo dovevo, scusate se come al solito scrivo troppo
Ah e poi ve lo dico...quasi quasi mollo tutto e vado alla Holden da baricco a fare lo scrittore squattrinato che vive di poesia e di parole....
o al massimo finisco su qualche marciapiede a suonare il mio violino...

2 commenti:

Pierpi ha detto...

....quando pensi che forse qualcosa se n'è andato ecco che ritorna più vero e pieno che mai....
Il tuo amore per la musica è ritornato..quella per la scrittura non se ne è mai andato...sarebbe bello coltivare tutti i propri amori..te lo dice una che non ci riesce mai...ma mi sento anche in dovere di dirti che non puoi abbandonarmi per i prossimi 5 anni quindi il corso di Baricco seguilo per corrispondenza!!!!!!!!:-P

Angelo Custode ha detto...

C'è una verità elementare,
la cui ignoranza uccide innumerevoli idee
e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo,
anche la provvidenza allora si muove.
Infinite cose accadono per aiutarlo,
cose che altrimenti mai sarebbero avvenute... Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare,
incominciala.
L'audacia ha in se' genio, potere, magia.
Incomincia adesso.


Wolfang Goethe

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco