giovedì 10 luglio 2008

Aspettando..



Camminavo a testa alta sotto un porticato vuoto di persone e di pensieri. Metri cubi da colonizzare con castelli immaginari, con fiabe e sogni pindarici...sullo sfondo una voce di donna, leggera, pura, limida, un canto cristallino....e il potere sublimante della musica mi ha innalzato tra qualcosa di molto simile alle stelle, eppur con i piedi per terra, frutto di roba mortale, lei, la musica, ha qualcosa he non è di questa terra...

non so come fa ogni volta. Eppure arriva e riesce a farmi venire i brividi, a scompormi in mille pezzetti di aria, ad alzarmi da terra, con il cuore pesante e ferito o con la mente vuota e leggera. Sempre. Mi guarisce. lei sola sempre riesce.



pensavo oggi a come l'uomo sia attratto dal simile e come allo stesso tempo da ciò che di più lontano vi è dalla propria natura. Ho sempre pensato che i proverbi non riuscissero mai a mettersi d'accordo tra "gli opposti si attraggono" e " chi si assomiglia si piglia", eppure c'è del vero in entrambi questi luoghi comuni da sfoggiare in caso di giudizio non pervenuto.



E l'uomo è duale, ha in sè dell'oscuro e del luminoso, qualcosa che lo spinge a cercare sè negli altri e qualcosa che rifiuta tutto ciò che gli ricordi se stesso. Come conciliarsi con questo nostro io altro da noi o forse più noi di quanto vogliamo credere?



Mi sembra così difficile poter trovare l'amore che duri. L'amore è davvero eterno solo finchè dura? e può durare in eterno? Esiste un solo amore o ce ne possono essere di più? E come sapere che chi si ama è proprio chi si deve amare, chi ci compensa o ci somiglia fino in fondo....?

Non so. So solo che il nostro cuore batte ad un ritmo che è solo suo....batte e cerca un armonia da accordare, un cuore che non fugga, che non scivoli in un susseguirsi di terzine, un cuore che si fermi in ascolto della pausa di silenzio del nostro, per ricominciare a suonare sullo stesso pianoforte le note più limpide e chiare e dolci e piene. Che siano tasti neri o bianchi che importa, che siano note slegate o che siano semplici scale dobbiamo amarle noi, solo noi. Che sia la semplicità ad attrarci o il virtuosismo più estremo, che sia il silenzio o il rumore caotico...non importa, basta dare al cuore la capacità di decidere e di suonare l'armonia che sente più sua....

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Abbi fiducia.

Pierpi ha detto...

Oggi ascoltavo la canzone di 900...quella che lui suona nel film quando si innamora...basta dirti questo..inutile dirti quello che ho provato, di sicuro già lo sai..

Anonimo ha detto...

a proposito di musica..il 25 luglio suono alla fortezza e invito ufficialmente te e tutti quelli ke leggono il tuo blog a venire e partecipare numerosi,anke se da bassista mi improvviserò primo chitarrista xkè manca..PORTATE I POMODORI!!!
Fratz
PS:grazie x essere ciò ke sei

Rospetto ha detto...

Ma come Fraz io sono a Londra il 25....sig sig però ti farò ovviamente pubblicità (urge un aperitivo-corsa in bici!!!):-P

Anonimo ha detto...

x l'aperitivo quando vuoi..

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco