martedì 11 marzo 2008

Silenzio dissenso

Per la serie Ire non si smentisce mai...dall'entusiasmo iniziale Ire si ferma...come tutte le cose sono un'incostante. Non per giustificarmi, è un mio difetto...tante volte mi metto a fare e poi dall'entusiasmo iniziale subentrano le mille cose...e dico "ma perchè dovrei scrivere?" e "A chi dovrebbe interessare quello che penso?". Questo fine settimana sono stata lontano dalla tecnologia e dalla frenesia, per scelta. Per ricordarmi quanto sia bello anche non avere tutto così semplice e vicino. La tecnologia aiuta l'uomo ma l'uomo si lascia davvero aiutare dalla tecnologia? Ecco ci dimentichiamo quanto è bello anche solo chiacchierare con un amico, a quattrocchi....Mi chiedo spesso come posso fare per non cadere nella quotidianità per non scadere nella banalità di una vita passiva, vissuta per filtro diretto, per sentito dire, per inerzia...ci penso spesso, nasciamo e la nostra strada è già scritta, scuola, università, famiglia, lavoro, pensione...e sta a noi trovare un motivo e un senso in tutto questo...delle volte sono retorica, lo so, ma non posso fare a meno di chiedermi perché sempre e comunque? Strana questa mia attitudine a scomporre, a ridurre a disintegrare la realtà perché questo mi porta a perdermi l'idea complessiva, l'immagine semplice ed immediata delle cose...
Non sono convinta di medicina...lo dico, lo scrivo...questo studio mi toglie la voglia di vivere, non ci trovo un senso se non in funzione di ciò che realmente vorrei fare nella mia vita...ma non capisco come si fa a fare questa università se non si è innamorati della vita, costantemente e tenacemente attaccati ad essa e dediti all'uomo....e ciò che vedo attorno a me è spesso menefreghismo, scarsa collaborazione e insensibilità..

1 commento:

madda ha detto...

Ire...hai ragione..quanto è più bello il contatto diretto!!!ma è anche vero che anche le parole scritte (meglio se su carta, vero?!?) hanno un loro fascino...si possono tornare a rileggere..restano lì..possono avere un peso diverso a seconda del periodo che stiamo vivendo...e per quanto riguarda il resto...beh è giusto non smettere mai di farci domande..non stancarci mai di rimetterci in discussione...essere sempre alla ricerca..l'inquietudine non sempre è sinonimo di insicurezza...un abbraccio

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco