mercoledì 21 maggio 2008

Fare casa







Mi sono zittita per un po'...giusto il tempo di farvi riprendere fiato...
Sentirsi a casa. Ci sono luoghi e persone che hanno il potere in un attimo di farti sentire " a casa". E' una sensazione, bella, forte, strana. Un sapore che ricordi con la mente ma che senti con la bocca e tocchi con le dita, un collegamento tra passato, ricordi, emozioni. Tutto si mescola ed esce fuori questa strana circostanza di sentirsi "accolti" nell senso più caldo e umano del termine.

"Sto male". Ammetterlo. E sentirsi a casa negli occhi degli amici che capiscono. Che curano le tue ferite. Che si prendono cura della tua parte vulnerabile. Nel silenzio che basta a se stesso scorgere tra le loro parole "bentornato a casa!".

Cerchiamo di dare un'immagine di noi forte, con cui farsi ammirare e poi ci sentiamo avvolti dall'amore proprio quando, in un istante, ci lasciamo sfuggire quell'unico brandello di vuoto che non sappiamo riempire.
Tutto questo non è concreto, solido o che...fare casa..arrivare a condividere quella parte intima, celata che con autenticità esce fuori, esposta, fragile ma certa di trovare sicurezza e protezione nelle mani degli altri.

Cerco una casa non ordinata, non bellissima, non pulita. cerco una casa semplice, serena. Fatta di particolari che facciano sentire gli ospiti a casa loro, ben voluti. Fatta di attenzioni, di gesti, di oggetti riciclati ma sempre nuovi. Una casa luminosa con grandi finestre e un giardino fiorito a primavera ma spoglio in autunno.
Una casa con un caminetto dove sedersi a raccontare, fatta di ricordi e di scatoloni vecchi ma anche di germogli e piantine da coltivare, di spazi nuovi da inventare. La casa disposta a cambiare con me. Si fa casa sempre. con un mazzo di fiori e una torta. Facendosi vento per la girandola colorata ma immobile nelle mani di chi si ama. Mettendo una musica dolce, un vestito colorato. Si fa casa trasformando la nostra vita quando non ci assomiglia più.


"Poserò la testa sulla tua spalla

e farò un sogno di mare

e domani un fuoco di legna

perchè l'aria azzurra diventi casa

Chi sarà a raccontare

chi sarà?

Sarà chi rimane

io seguirò

questo migrare

seguirò questa corrente di ali"


Fabrizio De andrè

4 commenti:

madda ha detto...

..bentornata a a casa,Ire!!!
....semplicemente bentornata a a casa. E' questo forse che in questo momento mi piacerebbe dirti.
A volte ho paura di essere un pò invadente...di fare tante domande e girare il coltello nella piaga...
anzichè provare a trovare delle risposte..
anzichè riuscire a dirti che tutto passerà...
senza essere propositiva...
senza cercare di distrarti..
..vorrei soltanto mandarti l'abbraccio più caloroso che c'è..ed essere sulla porta, Ire, sulla porta ad aspettarti...bentornata a casa..

Rospetto ha detto...

Sei sempre sulla porta a dirmi ben tornata....ad accogliermi con una torta di quelle che ti rimettono al mondo e con un sorriso che fa tornare il sole

Anonimo ha detto...

Casa è dove lasci il cuore, e dove lo ritrovi al ritorno, pronto ad aspettarti, pieno delle emozioni che ci hai lasciato, pieno di te. Casa è quel pezzo di te che puoi stare sicuro non perderai mai, perché sarà sempre là dove tu lo cercherai quando ne avrai bisogno.

Francesca ha detto...

ciao briciola,
korakanè...è sempre splendida....anche vederla scritta cosi....
baci.
clown Luna....
...alais Francesca

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