giovedì 1 maggio 2008

Primavera

Dare una forma alle emozioni. Dare un suono al silenzio, alla desolazione di ritrovarsi soli.
Primavera. Strano periodo per fare questo tipo di scelte. I fiori si affacciano alla vita, pronti a lesciarsi accarezzare dal sole. Tutto sembra ricordare che ogni cosa si rinnova. Che non esiste la parola fine. La primavera inganna parlando al cuore di eternità.
Ma ci sono decisioni che vanno prese, domande che vanno fatte.
Troppe domande. non cerco risposte ma ho paura di aver posto le domande sbagliate. L'impotenza di non riuscire ad aiutare chi si ama, la tristezza nel doversi allontanare da essa, lasciandola nella propria testarda volontà di chiusura, lentamente muore qualcosa dentro di me. Non so cos'è, forse solo la sensazione di impotenza, di fallimento. La sensazione di non riuscire ad amare a tal punto da poter dire affronto qualsiasi muro, non mi lascio spaventare da niente. Ma poi la chiusura, dietro il muro l'ostile silenzio. la convinzione che alzare muri sia giusto, sia una forma di prevenzione necessaria di tutela effettiva della propria persona. Tutela o illusione. Per me illusione. come l'illusione può sembrare felicità? Come la tranquilla e apparente piattezza del quieto vivere può sembrare l'ambizione di una vita?
Ma forse è solo un linguaggio che il mio cuore non può capire. forse è solo questa mia mutevole entità che male si accorda con la fissità di un legame, con la necessaria scesa a compromessi. io non cerco un'isola felice, cerco il mare, l'orizzonte, l'apertura. perfino la tempesta preferisco alla restrittezza di pochi metri di spiaggia e di un panorama sempre uguale.
ma forse mi dovrei accontentare? dovrei scendere a compromessi su ciò che penso sia giusto? Avrei abbattuto qualsiasi muro, perfino a testate se tu avessi voluto. avrei scalato qualsiasi montagna irta se in cima mi avessi teso la mano. Ma cerchi il buio. la stanza chiusa e sicura. la tranquillità della routine.
Mi sento crudele. Io che voglio aiutarti ora ti ferisco, mi allontano. tu che temi l'abbandono.
Ti auguro di capire. Ti auguro di porti domande, di lasciarti sorprendere dall'impossibilità di dire mai nella vita.

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