lunedì 28 aprile 2008

Sempre e comunque di corsa. Ma è un movimento perpetuo diverso quello di oggi. E' il movimento del cuore, dei pensieri positivi, del sole cercato e sperato. E' un cuore che cerca di capire quale sia la soluzione migliore, la più indolore. Un cuore che non sa che fare ma che si sente sicuro di voler fare qualcosa. Esco dall'anestesia percettiva in cui mi chiudo talvolta sperando di evitare il dolore. Esco dall'incapacità di essere obiettiva con me stessa.

Mi dispiace non poter parlare con tutte le persone che vorrei. Delle volte mi metto a pensare che non ho davvero la capacità di fare quello che potenzialmente voglio.
Tipo avrei dovuto e voluto parare con la metà della mia anima. E ora scrivere una mail mi sembra così riduttiva. (chiusa la parentesi personale torno a parlare senza parafrasi)

E' stato un fine settimana bello. Sono partita demotivata al massimo, piena del senso di colpa per lo studio troppo a lungo trascurato. Ma come al solito vivere ripaga più di qualsiasi "coscienza scolastica" a posto...e sono così felice di aver seguito il cuore e la voglia di condividere il mio tempo per un buon motivo...
Per adesso corro a mangiare ma appena ho un po' di silenzio da respirare a pieni polmoni torno a scrivere un po' più di me.

1 commento:

madda ha detto...

Ire..sì, è proprio così!!!vivere intensamente anche solo un minuto della giornata ripaga più di qualsiasi altra cosa...l'arrivare in fondo alla giornata con l'idea di aver fatto qalcosa, anche una piccolissima cosa,ma con un suo significato, non rende più il tuo correre insensato...
e per quanto riguarda il tuo cuore...lasciati trasportare...cerca di ascoltarlo...e sentire cos'è che in questo momento desidera....troverai le risposte che cerchi, ne sono sicura...

Da leggere

  • Narciso e Boccadoro di Herman Hesse
  • Il piccolo principe di Saint-Exupèry
  • Oceanomare di Alessandro Baricco